Anche per i genitori esistono i compiti per le vacanze: attivare il parental control è uno di questi!
Ad agosto si può prendere una pausa dal lavoro ma non dalla responsabilità di educare. Tuttavia lasciamo che i nostri figli prendano il largo nello sconfinato oceano digitale.
Del resto il web non è più considerato uno strumento ma un vero e proprio “luogo” che tutti noi dobbiamo contribuire a rendere “abitabile” e sostenibile, alla stregua di quanto vale per il mondo fisico.
È giusto monitorare l’esperienza digitale dei nostri figli?
In questa logica monitorare l’esperienza digitale dei propri figli, proteggendoli da contenuti violenti, espliciti o inappropriati, non può essere considerata un’ingerenza. Tuttavia, quando un genitore esercita il suo ruolo anche online, qualcuno teme per la privacy del minore. Niente di più sbagliato.
Infatti, quello che può essere letto come mero controllo, in realtà significa “prendersi cura” dei nostri figli, dentro e fuori la Rete.
Come prenderci cura del benessere digitale dei nostri figli? Innanzitutto informandoci e aggiornandoci sulle ultime tendenze e, di conseguenza, sui rischi legati all’uso distorto o inconsapevole di Internet. In secondo luogo impostando su tutti i device della famiglia il parental control.
Cos’è il parental control e come si attiva?
In merito al parental control: ci sono delle app che possono aiutare a gestire, per quanto è possibile, l’esposizione dei nostri ragazzi ai pericoli del web.
Sono diverse le opzioni a disposizione dei genitori:
- Accesso limitato alle App installate sul device
- Attivazione timer che limitare l’utilizzo del dispositivo
- Blocco o limitazione degli acquisti delle App sullo Store
- Avviso sulle App maggiormente utilizzate
- Monitoraggio dei contenuti sulle nuove App installate
Anche la configurazione child friendly delle principali piattaforme streaming può aiutare a selezionare i contenuti più idonei è appropriati all’età dei nostri figli. Proprio la straordinaria offerta multimediale di film e serie Tv impone un maggior accompagnamento del minore, se non in presenza, almeno attraverso le opzioni attivabili direttamente dalle app.