Una nuova panchina, tutta gialla, spicca tra le altre nel cuore del Parco Rivolta, a Bresso. Se ci si avvicina si può leggere una scritta, di lato, in alto: Le Parole fanno più male delle botte. Quella, da oggi, è la panchina di Carolina, anche se lei non ci si potrà mai sedere. Alla presenza del Papà Paolo Picchio, il Comune di Bresso ha inaugurato la panchina dedicata a Carolina Picchio, prima vittima riconosciuta di cyberbullismo. Un gesto che si inserisce nelle iniziative promosse nella settimana del Safer Internet Day, per la sicurezza e il benessere digitale di milioni di ragazzi.
”L’iniziativa dell’Amministrazione comunale – ha spiegato il Sindaco di Bresso, Cairo Simone – rientra nel Protocollo contro il bullismo e il cyberbullismo che il Comune ha sottoscritto con Fondazione Carolina per mettere a sistema tutte le forze del territorio con l’obiettivo di rimettere al centro della comunità le nuove generazioni e costruire una rinnovata cultura della legalità partendo dai loro bisogni e dalle loro speranze”.
Un patto educativo territoriale che, già prima della pandemia, unisce scuole, oratori, associazioni sportive e centri giovanili in una rete di tutela capace di intercettare il disagio e di abbattere le distanze e i pregiudizi che una tecnologia sempre più pervasiva rischia di rovesciare sulla società.
“Tornare a Bresso è sempre una gioia, perché qui si respira davvero quel sentimento di comunità alla base di qualsiasi relazione umana, anche nella dimensione digitale”, ha commentato Paolo Picchio, oggi Presidente onorario della Fondazione dedicata alla figlia. Oltre al primo cittadino e all’Assessora Cristina Di Masi, all’inaugurazione hanno partecipato tutti i rappresentati dei soggetti firmatari: tra cui diversi docenti referenti per il bullismo e il cyberbullismo delle scuole della zona. Gli stessi istituti scolastici hanno aderito con entusiasmo alla campagna #ScuoladiWeb di Fondazione Carolina ha rivolto a studenti e insegnanti per il mese di febbraio, tradizionalmente legato alla sicurezza digitale, con materiale educativo gratuito scaricabile dal sito della Onlus.
Un pomeriggio all’insegna della partecipazione, per una volta non attorno ai contenuti virali imposti dai social, ma uniti nel messaggio, nel ricordo e nel monito di una storia che ha ha segnato tutta l’Italia, tanto da ispirare la prima legge in Europa a prevenzione e contrasto del cyberbullismo; la legge 71/7 dedicata a Carolina Picchio. “Non appena Sindaco e papà Picchio hanno sciolto il nastro tricolore che avvolgeva la panchina, i ragazzi che frequentano il parco si sono avvicinati, incuriositi e attratti da quel colore atipico di una panchina che, nel tempo di un pomeriggio, da simbolo è già diventata un riferimento. “Il modello Bresso d’altronde è diventato nel tempo una stella polare, non solo per l’Hinterland milanese, ma per tutta la Lombardia”, ha concluso il Segretario generale di Fondazione Carolina, Ivano Zoppi.