di Ivano Zoppi
Segretario generale
Fondazione Carolina
Se lo smartphone diventa radiosveglia: il nuovo IPhone 15
Intere community in trepidante attesa.
Come sarà il nuovo IPhone? Quali saranno le novità rispetto alle ultime versioni?
Finalmente il fatidico giorno è arrivato, con la presentazione del modello numero 15 nella mastodontica roccaforte di Cupertino, in California. Scocca in titanio, un nuovo tasto dedicato a funzioni personalizzate, cavo e porta di ricarica micro Usb per omologarsi alle direttive europee in materia di tutela ambientale e a vantaggio dei consumatori.
Molta tecnologia, poca innovazione ma prezzi decisamente alti per un telefono top di gamma, agognato da intere generazioni. O quasi, perché
se gli over 30 piuttosto che dotarsi del nuovo gioiellino, preferiscono rinunciare alle vacanze, indebitarsi o smettere di mangiare fuori casa per qualche mese, i più giovani scelgono di risparmiare, accontentandosi delle versioni precedenti.
Come fare a non perdere l’interesse dei giovani utenti verso i nuovi IPhone?
Un trend confermato dal mercato dei ricondizionati, con il proliferare di siti e negozi che vendono telefoni usati, ma rimessi a nuovo.
Come fare dunque a non perdere l’interesse dei giovani utenti? Milioni di ragazzini che, pur avendo un rapporto simbiotico con il proprio smartphone, risultano parsimoniosi rispetto ai genitori spendaccioni.
Le grandi big company stanno correndo ai ripari, distribuendo gratuitamente software con funzioni sempre più complesse, ma che possono essere sfruttate solo dai nuovi hardware, più avanzati e performanti.
Apple si spinge ancora più in là, puntando a costruire abitudini nella cultura dei propri consumatori, anche giocando sull’effetto nostalgia.
La modalità stand-by: una radio sveglia anni 90
Scaricando il nuovo sistema operativo, in modalità standby e posizionato orizzontale, lo schermo dello smartphone assumerà le sembianze di una vecchia radio sveglia, tipica degli anni 90 e 2000. Dall’orario al meteo, dalla musica al calendario, fino ai pulsanti per controllare i dispositivi di domotica, come le tapparelle elettriche e la macchina del caffè collegata in rete.
Altro che radiosveglia!
Sono anni che suggeriamo ai genitori di destinare un cassetto della sala al deposito notturno dei telefoni, per evitare che passino le notti a guardare serie tv, chattare, giocare o fare acquisti online.
Alle proteste per non poter controllare l’ora ed impostare la sveglia, le famiglie potevano riscoprire il fascino delle radio digitali tipiche delle ultime decadi del secolo scorso.
Praticamente modernariato, eppure capace di proiettare i ragazzi in epoche meno tecnologiche, ma all’avanguardia in tema di moda, cinema e musica.
Questo “Ritorno al futuro”, replicato senza poesia sugli schermi di un telefono di ultima generazione, ha invece il sapore del titanio, metallico e freddo. Un effetto “Blade Runner” che non arretra neppure davanti alla romanica resistenza dei boomer più nostalgici.