Mollalo! La campagna 5×1000 per superare le dipendenze da web

26 Apr, 2023News

NOVITÀ

Quante volte sentiamo l’istinto di esclamarlo a gran voce davanti ai nostri figli, perennemente attaccati allo smartphone: “Mollalo”!
La campagna 5×1000 di Fondazione Carolina, per il 2023 si concentra sulla cura delle dipendenze online. Una sovra esposizione al mondo digitale che, come tutti gli eccessi, comporta dei rischi, soprattutto per i più giovani.
A tutela dei ragazzi e delle loro famiglie, Fondazione Carolina ha ideato il servizio RE.TE – Rescue Team. Si tratta del primo Pronto intervento “cyber” a disposizione delle famiglie, delle scuole e di tutti luoghi frequentati dai ragazzi; dagli oratori ai centri sportivi.
Un’equipe di professionisti dalle competenze in ambito educativo, psicologico, legale e comunicativo, che agisce insieme a tutela delle vittime, ma anche per il recupero dei bulli.

Giovanissimi a rischio dipendenze

Le principali statistiche attestano all’82 per cento i giovani a rischio dipendenze, con circa il 22 per cento degli under 14 nella fascia più a rischio. Noia, solitudine, frustrazione e assenza di regole sono alla base di questo fenomeno.
Il dato medio sul tempo di connessione online, aggiornato al 2022, racconta che i ragazzi tra gli 11 e i 18 anni trascorrono più di due mesi l’anno sui social network. Da questo fenomeno possiamo immaginare facilmente la portata dei casi di dipendenze online.
A fianco di un impegno costante in termini di prevenzione, la gestione tempestiva dei casi di violenza online risulta determinante ai fini dell’impatto che determinati episodi possono avere sulla salute psico fisica dei ragazzi.

I dati dell’Istituto Superiore di Sanità

A tal proposito l’Istituto Superiore di Sanità riporta un dato significativo: ad oggi in Italia quasi 3.700 giovanissimi sono attualmente affidati alle cure di professionisti impegnati a risolvere o monitorare le conseguenze di condotte negative online. Dalle informazioni emerge una distribuzione omogenea tra Nord, Centro e Sud.

Gli utenti sono soprattutto maschi (75%), la fascia d’età più frequente (22,9%) è tra i 15 e i 17 anni e il primo contatto è quasi sempre da parte dei genitori.

Le patologie sono tutte legate al fenomeno dell’Internet addiction disorder – disturbo da dipendenza da internet – identificato per la prima volta nel 1998 da Kimberly Young che lo ha definito come l’incapacità di una persona “di controllare l’utilizzo di questo strumento, con conseguenti disturbi nell’area psicologica, sociale e lavorativa”.

Mollalo! La campagna 5x1000 di Fondazione Carolina per superare la dipendenza da web

Digitale: una questione di salute

Questo ultimo report trova piena rispondenza con quanto riportato dall’ultima ricerca Eures, secondo cui gli atti di bullismo vengono prevalentemente commessi all’interno della classe. L’uso distorto delle nuove tecnologie emerge soprattutto nel periodo preadolescenziale.

L’indagine attesta che oltre il 50% degli alunni delle primarie sia stato almeno una volta vittima di qualche forma di bullismo.

Un trend che, in assenza di interventi, proietta una lunga ombra d’incertezza sulla scuola di domani e sul percorso di crescita delle nuove generazioni. Molto, moltissimo, dipende dai genitori, sia in termini di esempio sia in funzione di quell’accompagnamento educativo ormai indispensabile anche per un approccio sano e corretto dei ragazzi al mondo digitale.
Una questione certamente educativa, ma che riguarda un tema più ampio di salute.
Il progetto Connessioni Delicate, promosso dalle principali associazioni dei medici pediatri in collaborazione con Meta e Fondazione Carolina, ha evidenziato come ben il 26% dei genitori permette che i propri figli utilizzino i device in autonomia tra 0 e 2 anni, percentuale che sale al 62% per la fascia 3-5 anni, all’82% nella fascia 6-10 anni e al 95% tra gli 11 e i 15 anni.

Oltre il 50% dei genitori non saprebbe riconoscere i segnali di pericoli online come sexting, vamping e grooming.

L’impegno di Fondazione Carolina

Ogni anno Fondazione Carolina incontra mediamente 75.000 studenti distribuiti in tutta Italia, anche attraverso progetti di educazione continua alla Cittadinanza digitale.
Nel biennio 2021-2022 il servizio di Pronto intervento cyber, RE.TE – Rescue Team, attesta oltre 200 interventi continuativi a supporto di studenti e famiglie su tutto il panorama nazionale. Dopo la fase di gestione dei casi da remoto, imposta dalla pandemia, con l’allentarsi delle restrizioni l’équipe di esperti ha ripreso le attività in presenza dalla primavera del 2022.

Le segnalazioni riguardano per il 40% casi di cyberbullismo, non solo tra pari, ma anche verso docenti (25%).
Aumentano le condotte illegali attraverso l’utilizzo dei gruppi Telegram (14% delle segnalazioni), mentre i casi di sexting si attestano sugli 11 punti percentuali. Seguono adescamento e furti d’identità (5%) e revenge porn (3%).
Il restante 2% interessa gli altri fenomeni che rappresentano i principali pericoli online, dal vamping alla ludopatia, fino all’alimentazione da videogame.

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