Prossimità – Territorio – Umanità. Sono queste le tre colonne del progetto Genitori in Blue Jeans che ha l’ambizione di contribuire ad una nuova cultura sul digitale, che rimetta al centro le persone, a partire dai minori.
Genitori in Blue Jeans, realizzato in collaborazione con TikTok, è un percorso alla scoperta della percezione che i genitori – e in generale tutti gli adulti con responsabilità educativa – hanno di internet e dei social in relazione alla crescita dei propri figli. Che ruolo hanno i social e le App nella costruzione dell’identità, nella formazione della personalità e nella gestione della reputazione dei nostri ragazzi?
La risposta è tanto semplice quanto complessa nella sua applicazione: dipende.
Dipende da fattori che, nella dimensione digitale non sempre si considerano e che, certamente non si valorizzano a sufficienza: il territorio, la comunità, le istituzioni locali.
Sono questi gli ingredienti fondamentali della campagna itinerante che Fondazione Carolina ha realizzato insieme a TikTok, con la finalità di coinvolgere pienamente una categoria ancora troppo distante dai nuovi bisogni che una tecnologia sempre più pervasiva, tanto più dall’inizio della pandemia, ha imposto alle nuove generazioni.
La Formazione dei ragazzi è molto importante, ma sono le famiglie e le scuole i custodi del loro benessere. Fino a che i genitori non scenderanno in campo, non saremo in grado di vincere la sfida educativa più importante: garantire i valori universali e la tutela dei minori anche online.
Un obiettivo che possiamo raggiungere facendo cultura e declinando il principio di sensibilizzazione e l’azione formativa sui singoli territori, dentro la comunità e in rete con le istituzioni. Questo ha insegnato la prima tappa di Genitori in Blue Jeans, che ha scelto la bellezza, l’unicità e la popolarità di Venezia per il lancio di una campagna itinerante che toccherà almeno altre otto località in tutta Italia, isole comprese.
Prima di incontrare genitori ed educatori nel prestigioso Cinema Rossini della Serenissima, a pochi minuti da piazza San Marco, a Mestre si è svolto un importante incontro con i rappresentati della Municipalità e del Comune di Venezia. Un’occasione importante per mettere le basi di una collaborazione proficua, capace di incidere davvero sul benessere dei ragazzi; dalle azioni con le scuole del territorio ai progetti con le Università, fino alla promozione di quella logica di supporto alle vittime e di recupero dei bulli che Fondazione Carolina, con il suo Rescue Team di pronto intervento traduce nel linguaggio della prossimità e, quindi, della tempestività.
Esserci, con la forza di professionisti riconosciuti, a disposizione delle famiglie e degli studenti. Lo stesso tratto distintivo che ha animato il primo incontro di Venezia. Insegnanti, educatori, genitori e nonni hanno potuto interagire con gli esperti di Fondazione Carolina, testando la propria conoscenza sugli strumenti digitali e sui social che governano le relazioni, le amicizie e le abitudini di studenti, figli o nipoti. Un’occasione unica per allargare il fronte educativo dal piano fisico a quello digitale, ma non per questo meno impattante di quello tradizionale.
Un pomeriggio per centri versi sorprendente, quando il pubblico ha scoperto che persino dietro alle App e ai social, come TikTok, esistono persone, storie e valori da condividere, a fianco delle amministrazioni e dalla parte della comunità. Perché, con o senza il WiFi, l’importante è connettersi.
Alla prossima tappa con Genitori in Blue Jeans!
Da sinistra: Consigliere Municipalità Mestre, Giacomo Azzalin – Assessore Politiche giovanili Comune Venezia, Laura Besio -Paolo Picchio – Assessore Comune Venezia all’Università, Paola Mar