Gli insegnanti di religione e la sfida educativa nell’era digitale
Sono iniziati i corsi di aggiornamento organizzati dalla Diocesi di Novara in collaborazione con Fondazione Carolina per i docenti della scuola secondaria di primo grado. Un ciclo di incontri laboratoriali voluti dal Vescovo di Novara, Mons. Franco Giulio Brambilla, per declinare la cultura dell’incontro anche nella dimensione digitale, a supporto delle scuole e a beneficio delle famiglie.
Primo ciclo formativo: 50 docenti partecipano dei 280 distribuiti su tutto il territorio diocesano.
A presentare l’iniziativa, presso la sala congressi dell’oratorio di Borgomanero, il Direttore dell’Ufficio Scuola della Diocesi di Novara, Paolo Usellini:
“Voi avete la grande possibilità di incontrare i ragazzi, i loro sogni e le loro paure. Questo corso vi permette di sviluppare nuovi linguaggi e metodologie per trovare più facilmente quella chiave in grado di aprire i loro cuori, troppo spesso intrappolati in una tecnologia che ormai ha assunto un ruolo ben più incisivo del mero strumento”
Gli effetti di App e social network nelle relazioni
La cultura delle App e dei social network comporta degli effetti collaterali nelle relazioni tra pari, non solo all’interno del gruppo classe, ma anche all’interno delle famiglie, dove il gap generazionale aumenta le distanze tra minori e adulti. Da qui la collaborazione con Fondazione Carolina, la Onlus dedicata a Carolina Picchio – prima vittima riconosciuta di cyberbullismo – impegnata per il benessere digitale delle nuove generazioni.
Il corso si concentra in particolare su tre aree di formazione:
- le motivazioni e i desideri dell’essere insegnanti
- la conoscenza specifica delle dinamiche psicologiche e sociali vissute dai preadolescenti oggi
- l’implementazione di tecniche didattiche
Le motivazioni al centro delle attività
Proprio le motivazioni sono state al centro delle attività utilizzate da Ivano Zoppi, segretario generale di Fondazione Carolina, durante la prima sessione formativa. Ogni docente ha lavorato in gruppo per dare corpo alla propria vocazione attraverso l’uso del pongo. Un momento ricco di creatività in cui recuperare il proprio significato di “educare” e tradurlo sul piano della concretezza. Infine, grazie alla partnership tra Fondazione Carolina e Lego foundation, ai docenti sono stati distribuiti set di mattoncini per realizzare in gruppo la propria idea di relazione e pratica educativa.
Il rapporto dei preadolescenti con le nuove tecnologie
Una presa di coscienza da cui ogni adulto, non solo i docenti, deve ripartire ritrovano il senso di educare. “I crescenti dati sulla sofferenza e il disagio dei nostri ragazzi – ha concluso Ivano Zoppi – ci confermano che il termine educazione va al di là del concetto di istruzione, perché si tratta di un tema sempre più afferente alla salute”.
I corsi proseguono nella mattinata di sabato 22 ottobre, sempre presso l’oratorio di Borgomanero. “A chi insegniamo: conoscere i ragazzi”, con Marco Bernardi, psicologo e psicoterapeuta dell’età evolutiva.
Tra gli obiettivi del modulo il rapporto dei preadolescenti con le nuove tecnologie e le ripercussioni sullo sviluppo.
Per info e approfondimenti: http://www.diocesinovara.it/insegnanti-di-religione-il-programma-della-formazione-per-le-scuole-secondarie/
Guarda la Gallery del primo ciclo formativo: