Una foto al giorno toglie l’ansia di torno. Così si potrebbe riassumere l’effetto di BeReal, il nuovo social network che impazza tra i ragazzi.
Come funziona il nuovo social BeReal in realtà
La realtà però è molto diversa, anzi, verosimile. Come in un reality, l’utente è spinto a condividere i momenti quotidiani della propria vita. Il linguaggio è quello noto del selfie, ma la novità è che i momenti, le situazioni, gli umori che saranno condivisi li stabilisce la stessa App. L’utente infatti ha solo due minuti di tempo per scattare una foto (con la fotocamera e la camera frontale) che rappresenti fedelmente il contesto che si sta vivendo, qualsiasi esso sia. E poco importa se stai lavorando, se sei triste o se stai semplicemente riposando. L’importante è condividere, senza filtri, pose o set preconfezionati.
In caso contrario sarai escluso, né più né meno come accade in Tv.
Per questa ragione BeReal non ha bisogno di views, non rincorre seguaci, basta essere se stessi. Il punto è proprio questo: in ballo non ci sono panorami, balletti, o giudizi. In ballo c’è la nostra quotidianità, con la quale dovemmo fare i conti ogni mattina davanti allo specchio. Invece la esponiamo in Rete e al pubblico ludibrio di una community che, a guardar bene, replica lo scivoloso schema delle challenge.
Ivano Zoppi
Segretario generale
Fondazione Carolina
Caratteristiche, rischi e consigli sull’utilizzo di BeReal sono disponibili su minorionline.com, la nuova guida multimediale sulla tutela dei minori in Rete a cura di Fondazione Carolina. Visita minorionline.com per aggiornarti su tutti i luoghi online frequentati dai ragazzi: caratteristiche, pericoli, come proteggerli ed aiutarli.