Dopo la #BoilerSummerCup arriva la #FlowerSummerCup – la “contro” challenge della gentilezza.
«Tienilo acceso: posta commenta condividi senza spegnere il cervello», per un’analisi sull’iper-connessione che richiedeva una riflessione a partire da un testo di Vera Gheno e Bruno Mastroianni.
Tra Verga e Pascoli, tra la musica e il Covid, nelle tracce della prima prova degli esami di maturità spicca la tematica dell’educazione digitale. Lo spunto è quello della divertita analisi pubblicata da Longanesi nel 2018, qualche mese prima dell’esplosione della Pandemia. Da qui la stretta attualità dell’ironico avvertimento di “tenere acceso” il cervello, non solo lo smartphone. Un postulato tanto più valido, considerando l’escalation degli episodi di cyberbullismo e disagio online che vedono i minori come protagonisti, sia come vittima sia nelle vesti di autori di condotte negative.
Ed ecco che questa traccia, da molti inaspettata, diventa una cartina da tornasole per misurare il grado di consapevolezza degli studenti in materia di sicurezza digitale. Un esame nell’esame, che stavolta alla lavagna vedrebbe proprio il sistema scolastico, orfano di una regia rispetto alla galassia dell’offerta formativa in termini di educazione alla cittadinanza digitale.
“Ai posteri l’ardua sentenza”, verrebbe da dire, ma gli esami sono appena cominciati e non riguardano solo i maturandi.
In materia di cittadinanza digitale, in questi giorni migliaia di ragazzi sono chiamati a superare la prova di un hashtag, quello della boiler summer cup. Si tratta della competizione social lanciata da un gruppo di “buontemponi” online che, sulla scia del body shaming, hanno spinto ragazzi e preadolescenti a sedurre ragazze sovrappeso per poi abbandonarle. Vince chi colleziona più vittime, con la raccomandazione di mostrare la propria personale “sala trofei” proprio nei primi giorni dell’estate.
L’impegno di TikTok
Come sempre succede, il mondo dei social ha preso le distanze, ma al di là delle dichiarazioni di rito di qualche influencer e dell’allarmismo dei media tradizionali, di azioni concrete se ne sono viste poche a supporto di quelle ragazze colpite nella loro fragilità più preziosa e delicata, quella dei sentimenti.
Invece questo incipit estivo (almeno da calendario) ci regala una storia di riscatto, che regala a tutti la possibilità di superare il muro dei bullismi con la forza della tenerezza.
Si tratta della #FlowerSummerCup, la “contro challenge” lancia dalla giovane creator Maria (@marylinzemmy), che ha invitato a donare fiori per esprimere e condividere un messaggio di gentilezza verso il prossimo e verso sé stessi.
Un’iniziativa, che conta milioni di adesioni, rilanciata con forza da TikTok e capace di coinvolgere gli utenti di tutti i social. Succede di rado, ma quando succede bisogna dirlo, con forza e a chiare lettere.
Questa chiamata alle armi del sorriso e degli abbracci è riuscita a mettere milioni di fiori nei cannoni dell’odio e della discriminazione di genere, neutralizzando gli effetti di una viralità negativa e prepotente.
Un’operazione promossa a pieni voti, anche per aver dimostrato che il “pensiero positivo” paga, nella vita come sui social.
Siate gentili con la #FlowerSummerCup!
Il cyberbullismo si può combattere. L’indifferenza è più colpevole della violenza stessa. Soprattutto sui social non restare indifferente!