Una serata che anticipa il futuro grazie alla capacità di guardarsi indietro e comprendere il percorso che abbiamo fatto.
Così si può riassumere l’approccio dell’incontro “Coscienza Umana e Intelligenza Artificiale” organizzato in questi giorni a Milano dal Circolo Confcommercio Milano – in collaborazione con Rotary Club Milano Sud Ovest e Fondazione Carolina – alla presenza del Ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara. Un focus sull’impatto dell’AI sulle imprese, la scuola, la società introdotto dal presidente Confcommercio Carlo Sangalli, che ha definito la portata di questa nuova tecnologia come “un salto di un’era, più che di una semplice epoca”. Un salto nel buio, senza la giusta consapevolezza di non subire passivamente il progresso, bensì di indirizzarlo e alimentarlo di valori.
CyberbullyngCUT – un taglio al cyberbullismo
In questa logica, Samanta Reale, presidente Rotary Club Milano Sud Ovest, ha presentato l’iniziativa CyberbullyngCUT- diamo un taglio al cyberbullismo (https://www.cyberbullyingcut.org), realizzata con il supporto di Fondazione Carolina per fornire ad imprese e scuole un riferimento formativo e orientativo rispetto alle tematiche di disagio in Rete.
Tanti i dubbi e le riflessioni che l’argomento impone su un presente che, oggi come oggi, guarda al futuro con meno fiducia e tante incertezze.
Una fotografia scattata dal giornalista Rai, Paolo Gila, che nel sul libro “L’Era della Cosmocronia” ribalta i termini “Intelligenza artificiale” riconfigurandoli come “Artifici intelligenti”, per meglio rappresentare la capacità dell’Uomo di incidere sulla natura, fini alla sensazione di poter governare il tempo e lo spazio grazie all’incredibile capacità raggiunta sul piano delle connessioni.
Legami e proporzioni che non possono prescindere dalla capacità di sentire, importante almeno quanto quella di raggiungere. Per questo motivo Fondazione Carolina ha sempre messo al centro della propria vision la parola “umanità” rispetto al lessico tecnologico. Una ri-affermazione della “persona” che sottende anche quei processi educativi da pensare e rimodellare in funzione dei nuovi linguaggi delle giovani generazioni.
Il futuro dei ragazzi
“Nelle incertezze di questa epoca di transizione tecnologica siamo tutti chiamati a contribuire per la realizzazione di un nuovo Umanesimo, ma in ambito digitale”, ha spiegato il Segretario generale di Fondazione Carolina, Ivano Zoppi.
“Non esistono luoghi abitati dall’uomo in cui possiamo ignorare quei valori universali da cui non può prescindere nessuna relazione, dentro e fuori la Rete”, ha aggiunto Ivano Zoppi. “Prima di capire dove stiamo andando dovremmo fermarci ad ascoltare, dapprima noi stessi e poi gli altri, a partire dai nostri ragazzi – ha concluso Ivano Zoppi – che sono smarriti, che ci sembrano distanti e indifferenti, ma che non vedono l’ora di trovare un adulto che li possa guidare, confortare e comprendere in questo loro viaggio straordinario verso l’età adulta”.
Un viaggio che, prima ancora del dove, ci rimanda all’importanza del “come” vogliamo immaginare il nostro futuro.