Nella settimana del compleanno di Carolina, Novara ospita la quarta tappa di “Genitori in Blue Jeans”, il percorso di sicurezza digitale di Fondazione Carolina e TikTok .
L’evento si terrà mercoledì 15 giugno dalle ore 17 alle 19 presso il Salone dell’Arengo del Broletto in Via Fratelli Rosselli, 20 – Novara.
“A Novara è partito tutto – ricorda il padre di Carolina, Paolo Picchio, oggi Presidente onorario della Fondazione dedicata alla figlia – e ritornare in questa città rappresenta ogni volta un momento fondamentale per ritrovare il senso profondo delle motivazioni che ci hanno spinto a raggiungere grandi risultati e ci danno la carica per le importanti sfide che ci attendono”.
In questo senso Genitori in Blue Jeans ribadisce l’importanza dei territori e delle comunità per la costruzione di una cultura comune votata al benessere digitale delle nuove generazioni. “In questi giorni mia figlia avrebbe compiuto 24 anni. Lei era la mia primavera e il suo sorriso aveva il calore dell’estate. Oggi la immagino una giovane psicologa, senza dubbio impegnata a tutela dei bambini, che amava più di ogni cosa. Certamente non avrebbe rinunciato allo sport e alle sue tante passioni, tra cui le stelle; quelle stelle che adesso circondano Carolina e che sono diventate il simbolo della Fondazione che porta il suo nome”. Di Fondazione Carolina, Paolo Picchio è oggi il primo testimone. “Se chiudo gli occhi non posso capacitarmi dei risultati raggiunti in questi anni, in cui il messaggio di mia figlia è diventato iconico per diverse generazioni. Mai come in questi tempi abbiamo capito l’importanza delle parole e dei loro significati. Dopo un lungo periodo di restrizioni – osserva il padre di Caro – sarà un piacere tornare a confrontarsi, dando la possibilità di approfondire le tematiche della sicurezza in Rete direttamente con i protagonisti”. E poi ci sono i genitori. “Vanno certamente sensibilizzati – conclude papà Picchio – ma la responsabilità di una navigazione corretta e positiva riguarda tutti, dal Governo al singolo cittadino, perché ormai viviamo tutti in una sola grande community”.
La collaborazione tra TikTok e Fondazione Carolina aspira a stimolare una vera e propria cordata, capace di coinvolgere tutti gli interlocutori interessati e accomunata dalla stessa corresponsabilità e reciprocità educativa richiamata dalla legge a prevenzione e contrasto del cyberbullismo, ispirata e dedicata proprio a Carolina Picchio. Un’intesa che poggia sulla concretezza, come conferma la speciale Guida ideata per l’occasione, scaricabile qui.
“Il benessere dei nostri figli passa necessariamente dalla qualità della loro esperienza digitale – spiega il Segretario generale della Onlus, Ivano Zoppi – che dipende non solo dalle loro scelte, ma soprattutto dai genitori e da tutti gli adulti con un ruolo educativo, in termini di ascolto, esempio e presenza”.
Le statistiche di Fondazione Carolina attestano 3 ragazzi su 4 coinvolti, direttamente o meno, in episodi legati all’utilizzo scorretto o inconsapevole del web. “È il segno che noi adulti non stiamo facendo abbastanza, a partire da quel principio di corresponsabilità per la tutela dei minori online tanto richiamato negli ultimi anni, ma raramente capace di tradursi concretamente a beneficio della cittadinanza. Genitori in Blue Jeans – continua Ivano Zoppi – rappresenta una felice discontinuità, grazie alla disponibilità di uno dei colossi del web più popolari di metterci la faccia e di dialogare con i territori, al di là di algoritmi o avatar”.
Un ritorno all’umanità dell’incontro e del dialogo, che ha segnato le prime 3 tappe del tour sul benessere digitale.
“La sicurezza della community di TikTok, in particolare quella degli utenti più giovani, è da sempre la nostra priorità assoluta”, commenta Giacomo Lev Mannheimer, Head of Government Affairs and Public Policy Sud Europa di TikTok. “Il coinvolgimento di genitori ed educatori è fondamentale per raggiungere questo obiettivo e siamo orgogliosi di poterli supportare lavorando al fianco di Fondazione Carolina. Gli adolescenti hanno bisogno di essere ascoltati, e per questo il nostro approccio cerca di promuovere un dialogo sulla sicurezza online attraverso il linguaggio dei giovani, per contribuire alla costruzione di un clima di fiducia e apertura all’interno delle famiglie e del contesto educativo”.
Perché la bellezza di condividere va preservata e protetta in ogni ambiente, incluso quello digitale.