Gruppi WhatsApp per insultare una coetanea con foto a sfondo sessuale, insulti, minacce.
La mamma della ragazza ha provato a parlare con il 14enne ma inutilmente, allora si è rivolta alla polizia postale. Dovrà frequentare sedute di riabilitazione
Creava appositamente dei gruppi su Whatsapp per prenderla in giro, insultarla, offenderla. Anche pesantemente. Come “Ammazzati sotto il metrò rosso”, “Lavati!”, foto a sfondo sessuale o di donne anziane con riferimenti a lei. O anche con battute pesanti sulle sue origini nordafricane.